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1) Gran Ballo Imperiale
 
2) Serata Trittico I
 
3) Serata Trittico II
 
4) Gala di Danza I
 
5) Gala di Danza II
 
6) Resurrexit
 
7) Carmen
 
8) Twilight Songs
 
9) Lago dei Cigni
 
10) Cenerentola

 

Serata Trittico II

 

Programma

BAIRES
Musiche: A. Piazzolla - L. Schifrin
Durata: 28 minuti

FATUM
Musiche: Bevinda
Durata: 17 minuti

CREATION
Musiche: I. Stravinsky - Les Tambour du Bronx
Durata: 19 minuti

 

Presentazione

Serata Trittico è una trilogia di coreografie di stile neo-classico, ideate da Marco Guyon e Paola Bami (BAIRES - FATUM - CREATION) che esprime l’animalità dell’uomo nelle sue diverse forme, dalle più brutali inserite in contesti socio-politici evoluti a quella primitiva che invece trova una sua armonia nello stato di natura. BAIRES rappresenta una delle situazione più atroci della storia umana, la repressione militare argentina fatta di violenze inaudite e gratuite. 

In una Buenos Aires dei quartieri popolari abbiamo un condominio in cui vivono due giovani coppie e una donna sola, ad un tratto la quotidianità di queste persone viene sconvolta dall’irruzione dei militari che percuotono gli uomini e stuprano le donne uccidendone una; si ha un momento di sospensione drammatica, seguito da una surreale scena flash back in cui il marito si libera idealmente dalla stretta del militare e danza con la moglie rievocando la felicità perduta. Le violenze però non sono terminate, questa volta la donna sola non regge e si rifugia nella pazzia mentre l’altra donna che aspetta un bambino si ribella e strappa il marito dalle braccia dei militari donandogli la speranza di una nuova vita, quella del loro figlio. 

La parte centrale FATUM esprime la brutalità di una società opprimente fatta di convenzioni che impongono scelte obbligate e non sentite che inaridiscono l’uomo con una violenza che non è fisica ma che comunque impedisce all’anima di perseguire liberamente la sua realizzazione. 

La protagonista è una ragazza di paese in procinto di sposare un uomo che potrebbe darle una posizione ma che lei non ama. La ragazza lascerà l’uomo per ritornare da un vecchio grande amore per poi lasciare anche lui e fuggire verso la libertà. La vicenda mette a nudo le difficoltà dell’uomo nel comprendere i propri bisogni e nello stesso tempo doversi rapportare ad altri uomini con necessità e punti di vista differenti, la distanza spesso incolmabile tra anime diverse, la ricerca della libertà e il senso di perdita quasi luttuosa provocata da un abbandono. 

Infine, con CREATION si ha l’uomo nella sua forma utopicamente primitiva, nato e legato alla madre terra, il cui lato animale non sfocia nella brutalità perché non è vincolato e costretto da strutture artefatte, un uomo naturalmente capace di interpretare il proprio bisogno di conoscenza. Anime che si evolvono attraverso le continue evoluzioni dell’universo, corpi che esprimono il desiderio di libertà nella ricerca della fusione armonica.

 

 

 

 

 

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